5 domande agli agenti dell’area di carenaggio

Vi proporremo una serie di reportage per capire meglio la vita sul porto di Saint-Florent.

Seconda serie: gli agenti dell’area di carenatura

  • Nathalie Santucci et
  • Eric Ventre 

1- Può spiegarci il vostro ruolo all’interno dell’area di manutenzione, detta anche area di carenaggio?

Siamo responsabili dell’organizzazione dei varchi, degli atterraggi e delle partenze dei rimorchi delle navi, sulla base di una pianificazione tra privati e professionisti.
Ci occupiamo anche della gestione della micro-discarica, che permette di raccogliere diversi rifiuti, come oli o carburanti usati, ma anche i razzi di soccorso.
Gestiamo le attrezzature per la manutenzione degli impianti portuali (banchine, pontili, terminali elettrici, ecc.). Durante il periodo invernale, assicuriamo anche la manutenzione dei locali e del materiale (gru e parti di regolazione).

Il porto dispone di attrezzature antinquinamento: dighe assorbenti e dighe di contenimento, assicuriamo che siano mantenute in buono stato e pronte ad essere dispiegate rapidamente in caso di necessità, come è avvenuto di recente quando una nave ha preso fuoco nel porto.

2 – Se ho capito bene, la parte ambientale è al centro delle vostre preoccupazioni?

In effetti, la tutela dell’ambiente è una questione importante che riguarda tutte le nostre attività quotidiane. Assicuriamo che i prodotti utilizzati dagli utenti sull’area di carenaggio siano biodegradabili.

Raccogliamo le acque grigie e nere tramite pompaggio. Esiste un impianto di trattamento delle acque di dilavamento dell’area di carenaggio interrata, in cui sono raccolti tutti i prodotti derivanti dalla manutenzione delle imbarcazioni. Tali flussi sono raccolti in una vasca di 30m33 mediante un sistema di filtrazione.
Con tutti questi gesti abbiamo ottenuto il marchio di bandiera blu e, più recentemente, la certificazione porto proprio.

3 – Quali sono le diverse difficoltà che dovete affrontare?

La cosa più difficile è conciliare l’organizzazione e le aspettative degli utenti, fin dall’arrivo dei bei giorni tutti si precipitano a mettere la propria barca in acqua. 

Manovrare il portico richiede anche molta concentrazione perché l’attività è intensa, c’è un’attività di movimento sull’area di carenaggio a causa della circolazione di pedoni e veicoli.

4 – Quali sono i momenti salienti della vostra attività?

La nostra attività inizia a marzo per raggiungere le vette in maggio, giugno, luglio.
I navigatori desiderano tutti rimettere in acqua la loro barca subito dopo la carenatura, nello stesso periodo all’inizio della primavera.

L’area dispone di tra 15 e 20 posti a seconda delle dimensioni delle navi e effettuiamo circa 800 grutages all’anno.

5 – Cosa fate durante l’inverno?

Assicuriamo la manutenzione della gru (svuotamento, lubrificazione, controllo circuito idraulico ecc…).

Le infrastrutture sono curate da noi (la verniciatura, le riparazioni, la ristrutturazione dei locali e dell’area di carenaggio) allo scopo di migliorare il funzionamento del nostro lavoro di sgretolamento e di preparare a monte la stagione che sta arrivando molto rapidamente.

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